Il senso della vita

Eccomi qua, in un sereno sabato sera di agosto, per comunicarvi che finalmente ho scoperto il senso delle cose.
Premetto che chi mi ha preso per savia forse d'ora in poi non lo farà più :(.
Gli assiomi di tanta presa di coscienza sono fondamentalmente due, più un terzo non del tutto sicuro:
1. La mia vicina di casa, quella dell'ammorbidente, è una psicopatica.
2. Una delle mie migliori amiche è una psicopatica.
3. Forse anch'io sono una psicopatica.
Tanto per chiarire, è forse il caso di mettere in chiaro che non si tratta della santissima trinità: siamo tre persone distinte e non esiste proprietà transitiva.
Cerchiamo di approfondire la questione.
1) La mia vicina. Pazienza che non capisca il senso della parola "concentrato" e usi l'ammorbidente come se dovesse profumare il paese (io non mi sogno neppure di aprire le finestre…), ma ditemi voi come si possa in pieno agosto stare tutto il giorno e la sera chiusi in casa con lo stendino davanti la porta. La volta che esce, se la saluto, fa un salto visibilmente spaventata per essere stata sorpresa all'improvviso. Stiamo parlando di una di 26 anni, non 80!
2) La mia amica. Ecco, questo è il caso di una persona apparentemente normalissima, che si comporta da "vera" amica, nonostante qualche domanda di troppo (ma, si sa, noi donne siamo sempre curiose come le pettirosse…). Beh, ecco, ho scoperto per caso che mi racconta balle colossali… E l'ultima è talmente grossa da far saltare sulla sedia. Il fatto è che non capisco il motivo. E il fatto è che, se la cosa non fosse stata scoperta in modo assolutamente casuale, io non mi sarei mai sognata che fosse una balla… E ora, sinceramente, non so come comportarmi, se fare finta di niente o dirglielo; anche perché, in quest'ultimo caso, dovrei magari fare il nome della fonte, ma a me non va.
3) E arriviamo al punto più scottante, ovviamente legato al 2). Se io non mi sono accorta di una cosa del genere, vuol dire che… vuol dire che qualcosa in me non va. Questa persona ha molto spazio nella mia vita, è una di quelle persone a cui si confidano molte cose, e io sono abbastanza convinta che le abbia sempre tenute per sé. Però una persona che finge cose eclatanti e ti è fin troppo vicina può essere pericolosa. Ora mi rendo conto che, anzi, ho sviluppato una certa dipendenza, forse per l'assiduità del rapporto d'amicizia Però mi dico: e se la "fonte" non fosse stata bene informata? E se avesse sbagliato a riferirmi? Quindi decido di essere prudente, ma di non dire né fare niente per un po'.
Ho "paranoiato" abbastanza per stasera?????

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